Canali Minisiti ECM

Tumori, un interruttore insospettabile scatena le metastasi

Oncologia Redazione DottNet | 25/07/2023 12:22

E' una molecola che normalmente accompagna e regola lo sviluppo 3D delle proteine, ma che quando è sotto stress fugge all'interno della cellula tumorale e penetra nel nucleo, stimolandola a diventare più mobile e invasiva

E'stato scoperto un possibile meccanismo di innesco delle metastasi finora insospettabile: è una molecola che normalmente accompagna e regola lo sviluppo 3D delle proteine, ma che quando è sotto stress fugge all'interno della cellula tumorale e penetra nel nucleo, stimolandola a diventare più mobile e invasiva. La scoperta, pubblicata sulla rivista Acs Nano, è definita 'inaspettata' dagli stessi autori della ricerca, guidati da Amy Lee dell'Università della Southern California.

"Al centro di questo studio c'è una specifica molecola denominata Grp78 che fa parte delle cosiddette chaperone, ossia delle molecole che fungono, come suggerisce lo stesso nome che deriva dal francese, da accompagnatori", ha detto all'ANSA il biologo cellulare Giorgio Scita, dell'Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare Ifom e dell'Università di Milano. Si tratta di molecole che si trovano nella parte della cellula esterna al nucleo, il citoplasma, e permettono alle proteine appena prodotte di maturare e sviluppare la struttura tridimensionale corretta.

"Ma può avvenire - ha aggiunto Scita - che un evento di stress, ad esempio una forte richiesta nutrizionale che mette sotto pressione l'intero reticolo citoplasmatico tipica in una cellula tumorale, spinga la Grp78 a migrare e cambiare la propria funzione". Può avvenire infatti che la Grp78 abbandoni il citoplasma e si trasferisca all'interno del nucleo, dove risiede il genoma. Qui la sua attività modifica quella dell'intera cellula tumorale, inducendola a replicarsi con maggior frequenza e ad aumentare le mobilità, facilitando così l'insorgenza di metastasi.

pubblicità

La scoperta è nata da una prima osservazione fatta da un giovane ricercatore, Ze Liu, che aveva osservato un legame fra la Grp78 e un gene noto per essere legato a varie forme di tumore. Dopo questa prima osservazione, i ricercatori hanno eseguito ulteriori analisi utilizzando sofisticate tecniche di microscopia che permettono di vedere l'interno delle cellule viventi in modo non invasivo, scoprendo che in alcune situazioni la Grp78 è in grado di trasferirsi dal citoplasma al nucleo, che contiene il Dna, e di interagire con esso in modi finora sconosciuti. Ulteriori indagini hanno permesso di capire che quando la Grp78 entra nel nucleo delle cellule tumorali, le spinge a diventare più mobili e invasive, facilitando la diffusione del tumore.

"Di certo è un lavoro interessante - ha proseguito Scita - anche se non è la prima volta che si osservano rilocazioni o cambi di funzione di una molecola a seguito di eventi di stress come quelli qui descritti. Concettualmente non è una novità, ma il merito dei ricercatori è avere identificato in dettaglio questo maccanismo dalle grandi potenzialità". Il passo successivo, sottolineano gli autori dello studio, sarà il passaggio verso le fasi cliniche: prima su modelli animali e poi umani, in cui verificare il ruolo di Grp78 nella produzione di metastasi e soprattutto avere conferma che la sua inibizione possa bloccare l'aggressività dei tumori.

Commenti

I Correlati

L’impegno di AIL per Ambiente e Salute. Parte da Genova il viaggio solidale in 8 tappe lungo il Mar Tirreno

Ascierto: "La combinazione di nivolumab, relatlimab e ipilimumab aumenta del 20% il tasso di sopravvivenza alla malattia rispetto alla somministrazione di due immunoterapici insieme"

In collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la University of Chicago, Fondazione Veronesi finanzierà la ricerca per migliorare il percorso di assistenza ai malati di tumore del polmone

La diretta dalle quattro sale operatorie del polo oncologico l’equipe di Sisto Perdonà fa scuola a specialisti venuti da ogni parte del mondo

Ti potrebbero interessare

Ascierto: "La combinazione di nivolumab, relatlimab e ipilimumab aumenta del 20% il tasso di sopravvivenza alla malattia rispetto alla somministrazione di due immunoterapici insieme"

In collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e la University of Chicago, Fondazione Veronesi finanzierà la ricerca per migliorare il percorso di assistenza ai malati di tumore del polmone

La diretta dalle quattro sale operatorie del polo oncologico l’equipe di Sisto Perdonà fa scuola a specialisti venuti da ogni parte del mondo

Aumentano i casi di tumore al pancreas

Oncologia | Redazione DottNet | 29/05/2024 17:38

In 10 anni, in Italia, i casi di tumori del pancreas sono aumentati del 21%, da 12.200 nel 2013 a 14.800 nel 2023

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing